Immagine di tre alberelli attraversati da un arcobaleno e logo dell'associazione

Le Nostre Iniziative

Piano d'azione europeo accessibilità navi

Questa è la relazione presentata alla Commissione Ministeriale dei Trasporti dalla Lega Arcobaleno per conto della FISH.

Oggetto: Piano d’Azione accessibilità navi – riunione del 4/10/06

La bozza del Piano esaminata accoglie vari suggerimenti forniti dai rappresentanti delle Associazioni presentati dopo il loro sopralluogo sulla nave-traghetto Sharden (prenotazione basata sulla sicurezza di ottenere una cabina attrezzata, posto-sosta vicino all’ascensore, toeletta e segnalazioni accessibili, ecc.). Al termine della riunione la Commissione ha accettato le modifiche formali suggerite dalla FISH. Tuttavia, la FISH esprime riserve e dissenso sui punti sotto indicati, per i quali chiede informazioni e modifiche:
a) nella Premessa, si specifica che l'art. 4 ter – comma 1, lettera b) – del dlgs 52/05 prevede che gli orientamenti espressi si applicano alle navi esistenti "per quanto ragionevole e possibile in termini economici".
Ma al punto E del Piano si indica solo il termine “nave” e non già "nave esistente" ed il punto F ribadisce ancora il termine "nave";
b) i fattori elencati al punto F vanno oltre i limiti "... in termini economici" previsti dalla norma citata. Inoltre, poiché essi sono indicati nella relazione fatta dall'armatore è ovvio che dovrebbero essere poi valutati nella loro effettività: chi farebbe tale valutazione? Non risulta e nulla appare su chi avrebbe la responsabilità di verificare l'adeguatezza dei fattori come esposti ed il risultato dell'accessibilità e della fruibilità ottenuta o negata. Dal dibattito in Commissione è risultato che in ciò i rappresentanti dell'associazionismo sarebbero esclusi;
c) dal testo del punto G appare che la responsabilità dell'addestramento e della formazione del personale di bordo è a carico dell’armatore. Nulla è detto sulla collaborazione da chiedere all'associazionismo, in contrasto con il principio "Nulla su noi senza di noi" espresso dal Parlamento europeo e ribadito in Italia dalla 2° Conferenza Nazionale (Bari, 2003). E, d'altra parte, i bisogni delle PMR sono talmente variegati che solo i loro rappresentanti possono garantire una efficace ed esaustiva informazione e formazione.

Analogo problema lo si riscontra al punto j;

d) al punto H.6, occorre che i posti da riservare alle persone su sedia a ruote siano 2 – e non 1 – ogni 100 o frazione (analogamente a quanto disposto dal CdS per i parcheggi auto)
e) i punti H.7 ed H.8 vanno modificati conformemente all’art. 18 del T.U. dei Regolamenti DM 236/’89 (barriere nell'edilizia privata) e DPR 503/'96 (barriere nel settore pubblico e trasporti) che qui riproduciamo (il T.U. è già stato varato dall’apposita Commissione interministeriale ed interregionale e sarà consegnato al Ministro Di Pietro fra breve):

Art. 18 - Servizi con navi e battelli.
a) Percorso di avvicinamento.
Le rampe o passerelle di accesso da terra a bordo, incluso il pontile di imbarco, devono avere una larghezza minima di 1,50 m, una pendenza non superiore all'8 per cento, con il fondo antisdrucciolevole ed essere dotate di corrimano su entrambi i lati.
b) Accesso alla nave
Le aperture dei portelloni di accesso a bordo devono avere dimensioni adeguate all'agevole al passaggio della sedia a ruote e non presentare pertanto soglie o scalini. Eventuali soglie e simili devono essere accuratamente raccordate. Per il passaggio della sedia a ruote è richiesta una larghezza non inferiore a m1.
c) Stazionamento sulla nave
Tutti i percorsi dalla zona ove si accede a bordo sino alla cabina assegnata, con diramazioni verso gli ascensori, i locali al servizio in comune di tutti i passeggeri, i servizi igienici ed ogni altro servizio per i passeggeri, devono avere i requisiti dell'accessibilità e della fruibilità ed essere muniti di idonei accorgimenti per le segnalazioni audiovisive. La zona di ponte interessata dal percorso di cui sopra deve essere rivestita con materiale antisdrucciolevole. Tutte le zone della nave utilizzabili dai passeggeri e nelle quali non sono presenti delle guide naturali, devono essere dotate di guide tattili sul piano di calpestio. Alcune mappe a rilievo a diversa scala devono agevolare l'orientamento ai disabili visivi. Tutto il percorso da seguire in caso di emergenza deve essere attrezzato con guide tattili sul piano di calpestio. In assenza di alloggi devono essere previsti 2 stalli ogni 100 posti, o frazione, opportunamente attrezzati per lo stazionamento in sicurezza di persone su sedia a ruote

In considerazione di quanto su esposto, la FISH – pur apprezzando alcuni miglioramenti rispetto al passato – non ritiene da di dare la propria approvazione al testo del Piano d'Azione come attualmente elaborato e rimane in attesa di urgente conferma delle modifiche richieste, rimanendo a disposizione per un nuovo incontro.

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