Duende 2010
Foglio a cura della Lega Arcobaleno
Per riflettere, per dialogare con chi vuole scrivere
qui sui temi dei Diritti Umani, Civili, Politici e di Libertà.
Discutere di prospettive, di strategie, di politica incentrata sui bisogni fondamentali della persona.
Affinché la Politica Sociale non sia più la"Cenerentola" delle politiche.
Ciascuno ha la responsabilità di quanto scrive - firmando -
senza alcuna nostra censura.
Gli articoli vanno inviati tramite E-Mail
b.tescari@gmail.com
5 AGOSTO 2010 ANNO III - N° 4: Il Bavaglio
4 LUGLIO 2010 ANNO III - N° 3: La Sala della Pallacorda
21 GIUGNO 2010 ANNO III - N. 2 "2 Giugno: Festa della Repubblica"
24 MAGGIO 2010 ANNO III - N. 1 "I tagli della Manovra Finanziaria"
Il Bavaglio top
L'iniziativa governativa e parlamentare della norma sulle intercettazioni telefoniche contiene delle disposizioni che spingono gli oppositori a contrastarla, denominandola “Legge-bavaglio”.
A me l'intera norma proposta non piace, per vari motivi. Ma trovo che il termine “bavaglio” sia ipocrita e farisaico: ma come, vogliamo forse asserire che dagli anni '50 ad oggi - in cui ancora la norma non è approvata dal Parlamento - i media non siano stati imbavagliati? Che in tutti questi decenni l'Informazione pubblica sia stata esauriente, libera, democratica? Lo sia stata da Bernabei in poi (ed ho sospetti per il tempo precedente)?
Se è così, io ho dormito per lunghi decenni il sonno degli ingiusti: dormivo mentre l'intero pianeta che si batteva per i diritti umani - civili - sociali - politici - laici - antipartitocratici in Italia ed altrove (Oriente, Sud America, Africa, Europa dell'Est) era completamente silenziato oppure appena accennato se impostato su fatti di cronaca, nera o quasi da circo.
Dormivo, mentre per affermare la legislazione per la libera mobilità venivo denunciato e processato per “costruzione abusiva su suolo pubblico” in quanto costruttore di “scivoli” ai marciapiedi oppure occupavo autobus - “ghetti per soli sani” - per farli dotare di pedane elevatrici.
Dormivamo tutti, mentre i media ignoravano il nostra passare da questuanti a legislatori sui problemi dell'handicap, mentre ci toglievano - di recente e tuttora - il piccolo spazio, angusto ma comunque utile, della “tribuna per l'accesso”.
Dormiamo ancora tutti, mentre la stupenda manifestazione del 7 Luglio a Montecitorio è passata per una trentina di secondi alla RAI come fosse una fiera folcloristica ma senza un minimo dibattito sulle ragioni, sull'importanza sociale e politica di quella iniziativa, che non era - signori giornalisti - di protesta ma di “proposta”!
I milioni di persone con disabilità e loro famiglie, organizzati in Associazioni e queste in Federazioni, cosa avranno da proporre per la prossima Finanziaria? Cosa hanno proposto negli anni passati? Erano proposte corporative oppure avevano il sapore di proposte per una società veramente civile ed inclusiva?
No, signori dell'Opposizione, signori della Maggioranza, signori dei Media: il bavaglio antidemocratico e fascista non è mai stato tolto; milioni e milioni di emarginati sociali non hanno voce pubblica; prima che vittime da Cronaca Nera siamo vittime del grande bavaglio posto sulla nostra bocca, su tutto il nostro corpo, sul nostro volere essere testardamente soggetti attivi e corresponsabili del destino non solo nostro ma dell'intera collettività . Liberté - Egalité - Fraternité.
Bruno Tescari
La Sala della Pallacorda top
FISH, FAND ed altri hanno illustrato esaurientemente i molti motivi per cui contrastiamo, da persone con disabilità e da dirigenti di Associazioni, l'art. 10 della Manovra Finanziaria al Senato. Un contrasto che per ora si concretizza nella manifestazione davanti Montecitorio in cui ci saremo con chiarezza e decisione.
Una manifestazione da fare e deve essere partecipata.
Eppure, mi manca qualcosa: da vari anni insisto nel dire che con il prepotente che delinque (e nel caso in argomento sappiamo bene chi sia) non serve colloquiare sperando che smetta o, per alcuni, di stare a tavola elemosinando un tozzo di pane. Insisto con il dire, invece, che dobbiamo chiedere a noi stessi - singoli od organizzati - cosa intendiamo fare per battere il prepotente, con quale strategia e strumenti umani e finanziari ingaggiamo battaglia per raggiungere obiettivi che non sono di clan o di categoria bensì di civiltà vera e di libertà per tutti.
Che senso ha chiedere al ladro di smettere di rubare? Chiedere il rispetto delle leggi a chi non rispetta nemmeno quelle che esso si dà?
A chi fa scempio delle Regole democratiche? Gli si fanno richieste o lo si combatte?
Quindi, che la manifestazione prossima sia l'occasione per organizzare un nostro grande momento assembleare, romano ma anche diffuso nel territorio nazionale, in cui approfondire l'intero tema,
milioni dello scorso anno) il Fondo per “I festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità/Regno d'Italia” che si effettueranno nel Marzo 2011; basta seguire una sola settimana di “Striscia la notizia”e “Reporter” per vedere quanti milioni si spendono per opere mai concluse od inutilizzate; basta verificare l'uso distorto e prepotente che è fatto del reddito personale dal quale non si chiede la destinazione dell'8 per mille, ecc.
(Nei LEGAFAX del 2008 della Lega Arcobaleno abbiamo pubblicato i dati di spesa sprecata, rilevati soprattutto, ma non solo, da poche settimane di“Striscia la notizia”.
Ebbene, il totale rilevato - e sicuramente è una piccola frazione del vero totale - è di Euro 97.100.350.000 (Novantasettemiliardicentomilionitrecentocinquantamila).
Ricordiamo tale somma e sbattiamola in faccia a coloro che sostengono che non si può fare di più per liberarci dall'handicap perché “I soldi non ci sono”).
- proposte politiche incentrate sui Bisogni, in modo che la Politica Sociale non sia più la Cenerentola vestita di stracci bensì il motore portante e parametrico del nostro convivere;
- utilizzazione piena e multiforme della lotta nonviolenta, perché mai attuata nel nostro Settore, perché si può fare senza delegare altri, perché produce soluzioni attente ai diritti umani - sociali - civili -politici di ogni persona.
Metodi ed occasioni strategiche sono varie. Il mondo dell'associazionismo non ha mai organizzato una lunga stagione di “digiuni a staffetta” indirizzata alle Istituzioni affinché rispettino le leggi che esse stesse si sono date.
Quale impatto essa avrebbe oggi, fatta da disabili? E di metodi ve ne sono anche altri.
convocando gli Stati Generali.
Nella nuova Sala della Pallacorda pre-rivoluzione francese, si diano appuntamento tutti i settori della Emarginazione Sociale (persone con disabilità - di vari orientamenti sessuali - senza fissa dimora - senza tetto - carcerati pluriennali in attesa di giudizio - incapienti - immigrati non riconosciuti - ecc.) per trovare il filo politico comune che li/ci condanna alla emarginazione senza speranza. E in quella Sala trovare le soluzioni comuni per spezzare tale filo, pur comprendendo che le soluzioni dei singoli problemi sono, ovviamente, diverse per natura e strumenti.
A mio avviso, i temi da affrontare sono quantomeno:
- scontro aperto e frontale contro la delinquenza politica dei prepotenti, senza ulteriori dialoghi: non si sta a tavola con i bari !
- visitazione dei Bilanci istituzionali per indicare che I SOLDI CI SONO e non accettiamo più che essi siano spesi per gli armamenti pesanti, per appannaggi ai lor signori, per cattedrali nel deserto, per feste paesane o nazionali, per parate di divise. Mentre con la manovra finanziaria tagliano fondi al sociale, aumentano di 320 milioni le spese per le missioni militari all'estero; spendono milioni per inviare una portaerei ad Haiti per gli aiuti umanitari; aumentano di 18 milioni (oltre all'aumento di 10
- iniziative decentrate ma concomitanti. Una serie di iniziative in tutte le Prefetture provinciali. Occorre far capire che le iniziative provengono dal territorio, nel modo e luogo più diffuso, far sentire l'accerchiamento alle Istituzioni, agli eletti del territorio, alle sedi locali dei vari Partiti.
Occorre prepararci sin d'ora alle elezioni locali che si terranno nel 2012 o prima ancora, non “chiedendo o proponendo” bensì assumendoci direttamente l'onere e la responsabilità del “fare”.
Negli anni del Terrorismo le manifestazioni erano vietate (ma comunque, c'è chi fra noi le fece): oggi le fanno fare in piena tranquillità, tanto passano come acqua sul marmo, nel silenzio dei media che preferiscono intervistare il pentito di turno ex delinquente ma non i combattenti per la libertà come ormai noi siamo.
- organizzare spazi comuni, magari utilizzando anche quelli che già esistono fra noi, per essere o apparire fra i media stampati o radiotelevisivi;
- autotassazione adeguata.
Se l'appuntamento fra tutti i Settori emarginati appare oggi troppo ambizioso, e magari per qualcuno non convincente, lo si convochi solo fra le persone con disabilità organizzate: sarà un esempio; sarà, comunque, l'inizio di una nuova stagione vincente per la libertà dall'handicap.
Bruno Tescari
I "tagli" della Manovra Finanziaria 2010 nelle intenzioni del Governo top
Il "polverone"
L'ennesimo"polverone" sollevato dal Governo, complici i media, sulla questione dei cosiddetti "falsi invalidi" unitamente al farci apparire come gli affossatori dell'economia italiana a causa della indennità di accompagnamento assolutamente da tagliare per ridurre il deficit e con il presentare il proposto "taglio"del5% dai lauti stipendi dei parlamentari (circa 16.000 euro al mese oltre ai vari appannaggi di casta), tende a nascondere il vero grosso pericolo che corrono i disabili e le loro famiglie.
Infatti, anzitutto la battaglia va condotta non contro gli invalidi "falsi" bensì contro "i veri truffatori normaloidi" che sfruttano il dolore altrui con atti fraudolenti, a partire da costoro ma anche dai componenti delle Commissioni accertatrici - compresi quei medici componenti che rappresentano alcune Associazioni - di cui nessuno parla e scrive.
E il "taglio" alla indennità collegandola al reddito sarebbe assurdo e passibile persino di denuncia alla Corte di Strasburgo in quanto violerebbe addirittura la Convenzione ONU sui diritti delle perone con disabilità.
Il vero pericolo, invece, è la possibilità di una "leggina" o di un articolo della prossima Finanziaria con cui il Governo potrebbe pretendere che tutte le forme di sostegno per l'inclusione sociale dei disabili siano collegate al reddito "familiare" e non a quello personale. Il provvedimento farebbe presa presso i cittadini, dopo tanto bombardamento mediatico che ci fa passare per delinquenti: noi, non lui che vorrebbe decurtare iccando amente di una briciola il reddito parlamentare.
Per quanto concerne l'indennità di accompagnamento, la Lega Arcobaleno non accetta alcun taglio né discriminazione alcuna, nemmeno quella erogata agli anziani ex at. 15 della legge 328/00: l'indennità è erogata a motivo dei mancati servizi di sostegno e tagliarla causerebbe un danno individuale non copribile dall'obbligato ulteriore sostegno da parte dei figli. Accettare ciò, anche se in via subordinata ed ipotetica,significherebbe snaturarla, cosa accettabile solo allorché tutti i servizi necessari per l'inclusione siano erogati e fruiti da tutti coloro che ne necessitano.
Harakiri
Se un amico si getta dal decimo piano e giunto al terzo ti chiede di aiutarlo, tu puoi solo dirgli che te lo doveva chiedere prima di gettarsi…
Così ora, a chi mi dice che dobbiamo far qualcosa, posso solo rispondere che "prima" non si doveva distruggere quella meravigliosa forza d'urto che era l'aggregazione di molte Associazioni nella FISH; che "prima" si doveva operare per mantenere la compattezza interna, la credibilità esterna, la responsabilità politica della comune partecipazione alle strategie da attuare.
Da anni evidenziamo che dalla politica dei "tavoli" dobbiamo passare alla politica di contrasto netto e chiaro: basta con l'invitare o andare ad incontri ed alla convegnistica di chi ci massacra, non si gioca con i bari, non ci si rassegna ai mancati finanziamenti degli strumenti di libertà come sono le norme contro le B.A., l'assistenza alla persona, la non autosufficienza, ecc.
Non è più possibile giocare a "nascondino" con il Governo, oppure bluffando sulla nostra effettiva forza. Il nostro piagnucolare sulla triste sorte a cui questo Governo - ma anche altri - ci condanna, senza la nostra concreta reazione è, invece, il nostro Harakiri, il suicidio nemmeno "sacro" ed "onorevole" ma solo vigliacco e pigro.
Basta con il chiedere all'avversario prepotente di essere arrendevole: chiediamoci, invece, cosa facciamo noi, vittime innocenti, per costringere l'avversario a cambiare il proprio atteggiamento ostile.
E' necessaria una nuova Sala della Pallacorda pre-Rivoluzione Francese, per stringere fra noi un nuovo patto di azione con nuovi strumenti di attacco, nuove strategie e nuovi mezzi; è necessario un accerchiamento periferico anziché un unico scontro centrale a Roma.
Abbiamo proposto una apposita Assemblea di tutte le Associazioni, compreso quelle più piccole ma che per la loro azione è altrettanto - o più - importanti di alcune fra le più grosse. Ce la faremo?
Bruno Tescari
2 Giugno: festa della Repubblica top
In due ore e mezzo sfilano circa 6.000 militari, 292 carri armati, autoblindo, mezzi trasporto truppe, 9 aerei acrobatici, fra due file di una impalcatura lunga un chilometro; per organizzare il tutto sono occorsi 10 settimane di lavoro del personale militare e civile in numero imprecisato e varie aziende per montaggio e smontaggio e pulizie successive, non si sa quanto carburante, non si sa il costo per costruire quegli aerei, quei carri armati ed autoblindate, gli armamenti e strumenti collaterali e di sostegno, ecc.
No, non è questa l'Italia che vogliamo, l'Italia che vorrebbe rappresentare tutti gli italiani, persone con disabilità comprese. No: non può rappresentarci, quell'Italia che in due ore e mezzo spettacolarizza, con l'aiuto dei media che ci ignorano nella nostra dimensione sociale, il bruciare vari miliardi di euro nella stessa mattina in cui si sa che con la manovra finanziaria le spese per le missioni militari avranno un "ulteriore" aumento di 300 milioni…
No: noi vogliamo essere rappresentati solo da coloro che operano contro le sofferenze con atti di vera Pace: Associazioni, Volontariato, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Protezione Civile, Finanza anti evasori, Polizia e Carabinieri anti manganelli, ecc.
No: noi non vogliamo marciare e che si marci con i bari, con chi dichiara a gran voce che bisogna non solo stringere la cinghia ma anche "soffrire in silenzio ed obbedire" perché "i soldi non ci sono" ma nel frattempo brucia preziosi miliardi. E così dichiara guerra e morte ai più poveri ed ai più emarginati. E fanno finta di non essere loro, i protagonisti ed inventori dei "tagli" ma anche delle strutture costruite ed abbandonate senza mai usarle, dei finanziamenti diretti ed indiretti erogati a favore di uno Stato - il Vaticano - dittatoriale, teocratico, misogino, che non fa nemmeno parte della U.E., che ha rifiutato di firmare la Convenzione sui Diritti dell'Uomo e quella ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
E per avere la misura degli sprechi basta seguire per una settimana Striscia la Notizia e Reporter per averne i dati.
E noi Associazioni, cosa facciamo, faremo? Facciamo un silenzioso silenzio. Faremo: cosa?
Sputeremo in un occhio a chi sponsorizza che con la crisi economica è indispensabile colpire chi è colpevole di avere diritto - prima che bisogno - di sostegno per essere incluso nella società? E diremo con chiarezza e forza che "i soldi ci sono ma vanno spesi per realizzare speranze di Vita e non promesse di Morte"?
Organizziamo, per il 2 Giugno 2011, la manifestazione della "Italia che vogliamo"?
(Bruno Tescari)