In Primo PianoIl Min. Sacconi e l'INPSPer mesi una serrata propaganda, necessaria a distrarre dalle vere esigenze della spesa sociale, si è basata sull'affermazione che una pensione su quattro finisce ai falsi invalidi. Sacconi ha risposto formalmente smentendo i dati di Mastrapasqua, Presidente dell'INPS: "All'interno del piano di verifiche straordinarie a livello nazionale nel 2009 è stato revocato l'11,69% delle prestazioni, ovvero c'è stato il riscontro di 21.282 non conformità su circa 200.000 controlli effettuati. (…) Nel 2010 la percentuale di non conformità, su circa 100.000 controlli, è stata del 10,2%, con 9.801 revoche totali". Se non bastasse, Mauro Nori, Direttore Generale dell'INPS, a fine settembre, partecipando ad una assemblea di Confesercenti, ha dichiarato: "abbiamo revocato pensioni di invalidità per il 10% (…) Per le revoche siamo in attesa di eventuali contenziosi". Su quelle revoche pende il contenzioso e l'INPS soccombe davanti al Giudice nel 67% dei casi. Quindi, quel 10% è destinato a scendere di oltre la metà: 4 revoche confermate ogni 100 controlli. Sono 800mila i controlli affidati all'INPS e sempre più numerosi si segnalano i casi di convocazione di persone con gravissima disabilità, stabilizzata e ingravescente, disagi, revoche incomprensibili. 800mila controlli con un costo di gestione e umano enorme, a fronte di un risultato ridicolo in rapporto alla spesa. |
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