Immagine di tre alberelli attraversati da un arcobaleno e logo dell'associazione

Le Nostre Iniziative

Rigidità del collo


Il Comitato Patenti Speciali – di cui la Lega Arcobaleno è componente – ha approvato la seguente Delibera:
Oggetto: Guida degli autoveicoli da parte di conducenti con rigidità invalidante del collo. Direttiva ex art. 327/2 del Regolamento di esecuzione del C.d.S..

A) RICHIAMO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI

Art. 116/5 del Codice della Strada: “I mutilati ed i minorati fisici, anche se affetti da più minorazioni, possono ottenere la patente speciale …….. (per la) guida di veicoli……. con determinate prescrizioni in relazione all’esito degli accertamenti di cui all’art. 119, comma 4 ……”.
Art.119/1 del Codice della Strada: “Non può ottenere la patente di guida o l’autorizzazione ad esercitarsi alla guida (c.d. foglio rosa)…… chi sia affetto da…. minorazione…… anatomica o funzionale tale da impedire di condurre con sicurezza veicoli a motore”.
Art. 119/4 del Codice della Strada: “…..Nel caso in cui il giudizio di idoneità non possa essere formulato in base ai soli accertamenti clinici si dovrà procedere ad una prova pratica di guida su veicolo adattato in relazione alle particolari esigenze”.
Art. 319/1 del Regolamento: “Per il conseguimento, la revisione o la conferma di validità della patente di guida …… occorre che il richiedente, all’accertamento praticato con i comuni esami clinici e con gli accertamenti specialistici ritenuti necessari, non risulti affetto da….. minorazione……… anatomica o funzionale, tale da impedire di condurre con sicurezza i tipi di veicoli alla guida dei quali la patente abilita”.
Art. 327/1 del Regolamento: “Coloro che presentino minorazioni anatomiche o funzionali a carico degli arti o colonna vertebrale possono conseguire o confermare la validità…… della patente speciale ……. purché la relativa funzione possa essere vicariata o assistita con l’adozione di adeguati mezzi protesici od ortesici o mediante adattamenti particolari ai veicoli da condurre”.

B) REQUISITI DI FUNZIONALITA’ DEL COMPLESSO COLLO/TRONCO

Per i fini che qui interessano, si osserva che, in linea generale, la rotazione del complesso collo/tronco deve essere tale da consentire:
a) netta visione pari almeno a 90° bilateralmente, in corrispondenza dei crocevia;
b) netta visione latero-posteriore a sinistra (angolo morto a sinistra) per l’effettuazione delle manovre di sorpasso a sinistra;
c) netta visione latero-posteriore a destra (angolo morto a destra) per l’effettuazione delle manovre di sorpasso a destra o per le manovre di parcheggio o per il controllo di eventuali veicoli a due ruote sorpassanti, seppur irregolarmente, a destra;
d) ampia visione posteriore nelle manovre di retromarcia.

C) REQUISITI DI FUNZIONALITA’ VISIVA

Affinché possano verificarsi le corrette condizioni di guida a, b, c, d, del precedente punto B , è necessario che la funzionalità del complesso collo/tronco venga raffrontata con la funzionalità del sistema visivo, intendendo per tale - per quanto qui interessa - il visus, il campo visivo e la motilità oculare estrinseca.
E’ da osservare, a tale proposito, che la visione distinta, rispetto all’asse ottico, è normalmente di circa 30° bilateralmente e che con la motilità oculare estrinseca è possibile aumentare bilateralmente tale visione distinta di altri 20/25° circa.
Consegue, da quanto sopra, che -ove non sussista un deficit visivo- il conducente, senza effettuare alcuna rotazione del collo/tronco, possiede una visione distinta bilaterale di circa 50/55° rispetto all’asse del veicolo.

D) RIGIDITA’ DEL COMPLESSO COLLO/TRONCO – DEFICIT VISIVO

Per quanto osservato in precedenza, ove non sussista un deficit visivo è sufficiente una possibilità di rotazione autonoma di circa 35/40° bilateralmente affinché la condizione della visione bilaterale di 90° in corrispondenza dei crocevia possa ritenersi soddisfatta (caso a del precedente punto B).
Per effettuare le altre operazioni di guida (restanti casi b, c, d), è invece necessaria una maggiore capacità di rotazione del complesso collo/tronco, la quale dovrà essere verificata, ove necessario, mediante prova pratica ai sensi dell’art. 119/4° del C.d.S..

Qualora le condizioni funzionali di rotazione del complesso collo/tronco non siano soddisfacenti per l’effettuazione di tutte le operazioni a, b, c, d precedentemente descritte -tenendo anche conto di un eventuale deficit visivo in un occhio (visione monoculare, campo visivo ridotto in un occhio, motilità oculare estrinseca ridotta)- la possibilità di guida -seppur non pregiudizialmente negabile- dovrà essere subordinata all’adozione di dispositivi di vario genere (specchi interni supplementari, telecamere ecc…. di tipo approvato ai sensi dell’art. 327/4 del Regolamento) che siano atti a compensare le limitazioni riscontrate, secondo quanto appresso indicato.

E) ADATTAMENTI DEL VEICOLO

In relazione alle situazioni sopra schematizzate, gli adattamenti da prescrivere
- variabili in funzione dell’entità delle minorazioni - saranno i seguenti:

1) specchio posteriore interno panoramico (cod. 42.04);
2) specchi grandangolari esterni bilaterali, ovvero, in alternativa, specchi bilaterali -distinti ed in aggiunta a quelli di serie (bilaterali)- atti ad integrarne la visibilità latero-posteriore (angoli morti) (codd. 42.01 + 42.05 + 90.01 + 90.02);
3) sensori posteriori luminosi od acustici atti a rilevare la presenza di pedoni od ostacoli di varia natura (codice comunitario da definire);
4) dispositivi di vario genere -comunque di tipo approvato ai sensi dell’art. 327/4 del Regolamento- atti a compensare il deficit conseguente alla rigidità del complesso collo/tronco ed all’eventuale deficit visivo.

Il rilascio del certificato medico di idoneità sarà subordinato, ove necessario, all’esito della prova pratica ex art. 119/4° del C.d.S.

Le prescrizioni dovranno essere riportate per esteso sul certificato medico affinché l’utente ne sia pienamente edotto e venga responsabilizzato circa il loro adempimento.

F) ESPERIMENTO DI GUIDA

In relazione alla gravità delle limitazioni funzionali accertate in sede di visita presso la C.M.L. e quindi all’entità degli adattamenti apportati al veicolo per compensare dette limitazioni, gli Uffici della Motorizzazione Civile valuteranno l’opportunità di sottoporre i conducenti ad esperimento pratico di guida allo scopo di verificare l’efficacia degli adattamenti stessi.

Le patenti di guida, nel caso, dovranno essere sostituite per l’inserimento degli opportuni codici.

Tecno Drive

www.tecnodrive.it

''Muoversi in Libertà''
Soluzioni per la guida veicoli e il trasporto di persone con ridotte capacità motorie.

Powered by
Abbiamo fatto il possibile per renderlo accessibile secondo le linee guida WCAG 1.0 al livello AA